Razionale

La psoriasi è una malattia cronico-recidivante, infiammatoria, multisistemica con un’incidenza nel mondo che varia dall’1 al 5%. In Italia tale percentuale si attesta intorno al 2,8% e cioè circa 2.500.000 di persone.
Risulta evidente da questi dati che l’impatto sociale ed economico di questa malattia si attesta su livelli molto alti tanto che anche l’OMS l’ha inserita tra le patologie cui dedicare particolare attenzione.

C’è sempre più la necessità di sviluppare un percorso assistenziale idoneo che prenda in cura/carico le esigenze più o meno gravose del paziente con psoriasi, esigenze che condizionano spesso in modo serio la qualità della vita di queste persone. È cruciale quindi adottare un approccio bilanciato che tenga debitamente conto delle esigenze individuali dei pazienti e capace di promuovere l’innovazione nel campo delle terapie, garantendo una cura personalizzata di elevata qualità in base alle caratteristiche individuali del paziente, anche a fronte del fatto che la gestione di questa patologia è spesso purtroppo caratterizzata da una limitata efficacia nel tempo di ciascuno degli step terapeutici previsti. I dati mostrano nella pratica clinica un’elevata variabilità della gestione della patologia nelle diverse regioni d’Italia. Da questo punto di vista la psoriasi rappresenta e denuncia un paradigma impietoso dei limiti negli strumenti di governance, segnando il confine — anche laddove essi esistano — fra ciò che invece si potrebbe fare in relazione all’ambizioso obiettivo di garantire una reale appropriatezza clinica, terapeutica, di cura oltre che sotto l’aspetto economico-finanziario.