L’utilizzo dei farmaci biosimilari potrebbe rappresentare un rilevante elemento di risparmio della spesa farmaceutica a parità di efficacia terapeutica dell’originator di riferimento.

Ogni farmaco biosimilare è tuttavia diverso dall’originator e dagli altri farmaci biosimilari che fanno riferimento allo stesso originator.

Per essere ammesso in commercio ogni farmaco biosimilare è sottoposto ad una valutazione tecnica AIFA di sicurezza e efficacia nell’area terapeutica dell’originator di riferimento.

Tale valutazione si basa su informazioni, studi ed evidenze.

All’inizio della loro commercializzazione i biosimilari in genere non sono corredati della stessa mole di studi e letteratura scientifica che invece possono vantare gli originator di riferimento così che alcuni aspetti della loro azione rimangono ignoti.

Per uno stesso originator esistono più biosimilari che competono con quell’originator e tra loro, questa competizione non può giocarsi solo sul prezzo ma deve estendersi anche alla maggiore o minore completezza dell’informazione scientifica a supporto della rischiosità e efficacia del biologico.

Chi sceglie il biologico? Alcuni punti su cui ragionare:

  • La legge finanziaria affida al medico specialista la responsabilità esclusiva della scelta terapeutica;
  • Il medico specialista generalmente basa le sue scelte sulle evidenze scientifiche.

Occorre quindi che biosimilari competano tra loro e con l’originator anche sulla base delle evidenze scientifiche e occorre organizzare una campagna di promozione del biosimilare come medicinale efficace con un corredo di evidenze cliniche a supporto e che permette la sostenibilità del Ssn favorendo l’accesso alle cure dei cittadini.

La campagna sarà lanciata il 22 giugno a Firenze con un Confronto tra stakeholders.

Il confronto sarà aperto dall’esposizione delle norme italiane ed europee che regolano il settore dei biosimilari, dai suoi fondamentali economici e trend in Italia e in Europa e dalla presentazione di un possibile scenario determinato dalla prescrizione dei farmaci biosimilari al posto degli originator: aspetto economico di risparmio potenziale del Sistema Sanitario Regionale e di nuove possibilità di spesa per farmaci innovativi; aspetto dello sviluppo industriale e della ricerca con l’entrata in scena di nuove imprese e riposizionamento delle imprese con originator il cui brevetto è scaduto.

Regione Toscana, Estar, Aziende farmaceutiche, Associazioni di settore, Società scientifiche dei Clinici e dei Farmacisti, Associazioni dei cittadini e dei malati si confronteranno per condividere le ragioni, le condizioni e le modalità per incentivare la la prescrizione dei biosimilari in Toscana. In questo contesto ESTAR esporrà il progetto di valorizzazione e promozione verso i clinici delle evidenze scientifiche dei biosimilari che si sono aggiudicati le gare

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Il convegno di lancio della campagna è un evento ECM multisponsor. Per il sostegno delle aziende si faccia riferimento al prospetto sponsor