Un evento in tre giornate, dedicato alla sostenibilità, presso il Polo sociale di Novoli e il centro di formazione Il Fuligno, a Firenze. Apre oggi con la consegna al miglior talento under 30 del premio Daniele Vernon de Mars “Il mondo che vorrei”. Prosegue venerdì con due conferenze dedicate  alla responsabilità sociale di impresa, alle nuove generazioni e alla salute. Per chiudersi in ottobre con l’appuntamento per lo sviluppo urbano e territoriale integrato.

Molte le istituzioni e le aziende chiamate a confrontarsi in tema. Tra gli ospiti sono attesi Anna Maria Darmanin, Corrado Clini, Stefania Prestigiacomo e le best practices di aziende quali General Motors, Gucci e Vodafone,  insieme però alla voce della piccola industria italiana rappresentata dal  Vice Presidente di Confindustria Firenze, Giuseppe Ponzi. A promuovere e organizzare l’iniziativa è l’agenzia di Rating di Sostenibilità Standard Ethics, in collaborazione con l’Università di Firenze, la Segreteria Generale dell’Eurispes e Koncept Srl, poggiandosi a una rete di collaboratori e sostenitori. Con loro, MIC21 che con mia impresa condivisa©  ha messo a punto uno strumento di responsabilità sociale di impresa per le aziende che vogliano darsi un programma di sviluppo comune.

La sostenibilità oggi è un tema che si è fatto ‘urgente’, specie per le piccole imprese italiane che si misurano quotidianamente con una visione in alcuni casi tagliata o fortemente compromessa dal dovere far fronte a una crisi economica, strutturale. Imprese che però in molti casi cooperano con i loro fornitori, i loro clienti e i competitors, gli stakeholders di rete, valorizzando di fatto nel cuore della loro filiera pratiche di CSR per poter investire e innovare.

Sostenibilità quindi è  un tema ever green senz’altro e incalzante vista la responsabilità di dover fare fronte a sfide sociali e economiche, nuove. Ma è in occasione di giornate come queste in cui sono di nuovo al centro dell’agenda i giovani, la sostenibilità, il territorio e la salute che la visione torna ad avere il suo respiro e il rapporto con le Istituzioni internazionali il suo giusto equilibrio.