PROGRAMMA

RAZIONALE

Lo sviluppo di farmaci biotecnologici ha migliorato significativamente il decorso clinico dei pazienti con malattie infiammatorie croniche immunomediate. Negli ultimi anni la disponibilità di farmaci biosimilari, cioè farmaci biologici altamente simili, in molti aspetti essenziali, ad un farmaco biologico già in commercio, ha consentito una drastica ed importante riduzione di spesa farmacologica. A partire dal 2006, quando l’Unione Europea ha approvato il primo farmaco biosimilare, i clinici hanno guadagnato progressivamente esperienza nel loro uso e ad oggi, i biosimilari sono parte integrante delle possibili terapie biologiche disponibili nell’Unione Europea, sostenuti da un regolamento molto chiaro nell’ottica di proteggere la salute e la sicurezza del paziente.

Per i clinici è vitale avere accesso a informazioni affidabili su questi farmaci: cosa sono e che principi scientifici supportano il loro sviluppo clinico, la loro approvazione e il monitoraggio della loro sicurezza. Parlare del ruolo dei biosimilari nelle malattie infiammatorie croniche dell’intestino, delle articolazioni e della cute è un’ottima occasione per confrontare clinici con esperienze diverse, con la prospettiva di migliorare le conoscenze di questi farmaci aumentandone l’utilizzo consapevole.

CON IL CONTRIBUTO NON CONDIZIONANTE DI

PROGRAMMA

RAZIONALE

La Regione Toscana sta lavorando da tempo per avvicinare sempre di più i pazienti alle prestazioni sanitarie grazie alla tecnologia e agli strumenti che il web e il digitale mettono a disposizione.
Durante i mesi di convivenza con il Covid-19 è diventato necessario massimizzare gli sforzi per rendere più snello il percorso di contatto con il cittadino e il monitoraggio delle prestazioni.
Su questo aspetto la Toscana si è distinta per la capacità di visione e di esecuzione di un programma di trasformazione digitale anche legato all’emergenza Covid, che ha generato cambiamenti organizzativi oltre a benefici per pazienti/cittadini/care giver.
Con questo incontro si vuole approfondire il modo in cui sono stati gestiti in Toscana i pazienti affetti da malattie infiammatorie immuno-mediate durante la pandemia e indagare quali sono le strategie e i progetti per il futuro.

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