Nella costituzione degli Stati Uniti d’America, la frase “La ricerca della felicità” viene inserita tra i diritti inalienabili dell’uomo. Ma cosa è la felicità? Essere in salute? Essere ricchi? La famiglia? O forse la felicità è qualcosa di individuale, da ricercare dentro di noi?

Qualcuno sostiene che sia uno stato fisiopsicologico e che sia accessibile a qualunque essere umano, senza distinzioni di condizioni sociali, fisiche o intellettive. Può quindi la felicità sussistere anche quando le difficoltà della vita la ostacolano? Quando ci si presenta una forma di disagio, che siano condizioni economiche difficili, violenze, psicopatologie, è possibile che si creino stati di ansia, depressione o forme di dipendenza fino a vere e proprie malattie.

Ed ecco che sorge la domanda: Come possono la politica, la società, accompagnarci e sostenerci in questa ricerca? La nostra città offre una rete di persone e iniziative per alleggerire le difficoltà che si vivono quando ci troviamo in una situazione di disagio temporaneo o cronico.

L’ obiettivo dell’evento è riconoscere il lavoro di rete tra istituzioni e mondo del volontariato, informare i cittadini sui servizi a loro disposizione e valorizzare le associazioni e le iniziative in essere. Ma prima di affrontare un problema, bisogna capirlo. Ecco perché abbiamo scelto la più grande forma di comunicazione mai inventata: l’arte. Da sempre l’arte, che sia visiva, musicale, recitata o ballata, non solo ci intrattiene, ma ci trasmette delle emozioni.

Una serata per parlare di disagio e di felicità. Due mondi all’apparenza agli opposti, ma che in realtà si toccano impercettibilmente nella mente e nel cuore di ognuno di noi.