La nuova legge sulla sicurezza delle cure e responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie modifica il codice penale escludendo la punibilità del personale sanitario in caso di morte o lesioni gravi del paziente qualora si fossero rispettate le raccomandazioni previste dalle linee guida come definite e pubblicate ai sensi di legge ovvero, in mancanza di queste, le buone pratiche clinico assistenziali, sempre che le raccomandazioni previste dalle predette linee guida risultino adeguate alle specificità del caso concreto.

Nella pratica il personale sanitario opera e assume decisioni su casi concreti in situazioni talvolta non riconducibili al “caso in specie” delle linee guida. Quali responsabilità sta assumendosi in questo caso il personale sanitario e quali sono le conseguenze di quate autonomia decisionale in caso di esito negativo?

Prevenire, curare/operare, gestire una malattia perché non si aggravi e per prevenire altre malattie, assistere il paziente è un complesso di attività che coinvolge personale, responsabilità e competenze. Il personale sanitario può operare o meno in un contesto di percorsi diagnostici terapeutici assistenziali (PDTA). Nell’uno e nell’atro caso quali sono le responsabilità individuali

e collettive per esito negativo?

La questione della responsabilità professionale e dell’autonomia decisionale dell’operatore sanitario se il caso concreto a suo parere e nella sua responsabilità non è riconducibile a linee guida o non si adatta ai PDTA di riferimento se ci sono, deve considerarsi un valore aggiunto a maggiore tutela della salute dei cittadini.

Il corso prenderà in considerazione casi concreti di interventi con esito negativo nell’ambito della reumatologia e psichiatria e li analizzerà alla luce della nuova legge sulla responsabilità. Il corso è destinato ai medici e infermieri che operano nell’ambito della reumatologia e psichiatria, alle associazioni dei pazienti delle due aree terapeutiche, ai dirigenti responsabili delle regioni e delle ASL/AO.